Carnatic: la nave senza volto

Questo film , apparso su Italia 1 nel 1990 vinse il Primo Premio al Festival dell’immagine Subacquea di Antibes ed ha una storia molto interessante

Pronto ad immergermi sul relitto del Carnatic per le riprese del film Carnatic: la nave senza volto.

Durante le riprese del film imparai molti dei trucchi che non conoscevo per riprendere in primo piano i piccoli animali che, sott’acqua, non ne vogliono sapere di farsi mettere sul naso una cinepresa che a loro sembra grande come una casa. Imparai che i piccoli esseri (pesci, molluschi, crostacei, piante etc) vanno catturati in modo indolore , vanno portati all’asciutto dove possono essere illuminati e filmati con comodo prima di ributtarli in acqua.

il nudibranco

La foto è di un nudibranco non più lungo di 5 centimetri che sarebbe stato difficile se non impossibile mettere a fuoco sott’acqua. Inoltre, con questo sistema, è facilissimo ruotare l’acquario in modo da poter fotografare / filmare tutte le angolazioni più interessanti.  Inoltre sarebbe impensabile illuminarlo adeguatamente oltre a convincerlo a non muoversi… ma c’è un trucco. Ci si porta da casa un piccolo acquario, smontato, con pareti di perspex (infrangibili…) e l’occorrente per filtrare l’acqua. Una volta montato con l’aiuto di una colla epossidica, bisogna procurarsi qualche roccia/pezzo di barriera corallifera e un po’ della vegetazione in cui vivono gli organismi. Si procede con cautela per non danneggiare né la flora né la fauna. Con dei grandi sacchi di plastica trasparente, la cui chiusura è agevolmente praticata con un doppio cordino di nylon che scorre intorno all’imboccatura, si catturano pesci ed ogni altro organismo (non vedono la plastica e non si spaventano) poi, portati sul ponte, si lavora con calma e li si rimette in mare poco dopo, a lavoro finito.

Come si filmano i primi piani 1
ecco l’acquario portato sul ponte della barca e filmato con tutta la calma illuminandolo con luci anche non impermeabili…

Per filmare in macro è comodo avere una  o due ulteriori lastrine di perspex con la quale costringere gli animali (specialmente i pesci) a stare nello spazio che vi serve per filmare. Praticamente li si blocca in modo da rimanere nell’area della profondità di campo che avete. Come luce bastano poche centinaia di watt (più luce avete e maggiore è la profondità di campo). Lavorando di notte eviterete di filmare lo spazio dietro all’acquario visto che il background resterà al buio.

 

Un momento “facile” di un film (qui alle Maldive negli anni 80) la tranquillità finisce appena si deve organizzare una serie di immagini subacquee. Riunioni con i compagni d’immersione, disegni degli storyboard che vanno discussi e provati in coperta per essere sicuri che tutti abbiano capito… insomma la pace finisce subito