“Carnatic: la nave senza volto”. Un documentario subacqueo

In quegli anni collaboravo spesso con “Jonathan: dimensione avventura” la trasmissione di Italia 1 presentata da Fogar. Quando un amico mi raccontò dell’immersione sul Carnatic pensammo che sarebbe stato interessante proporre un documentario che raccontasse la tragedia dell’affondamento della nave che aveva causato 31 morti e la perdita di un tesoro allora valutato cinque milioni di sterline!

La produzione fu suddivisa tra Italia 1 e Emilio Bottini che presenta il documentario in video. Per un mese filmammo ogni possibile dettaglio che spiegasse il mistero delle enormi differenze tra il resoconto dell’affondamento che Bottini aveva letto al Maritime Museum di Greenwich e la realtà del relitto: molto diversa.Dopo varie misurazioni e confronti con i disegni di navi simili potemmo dimostrare che il racconto del comandante era falso. Probabilmente per questioni assicurative il comandante aveva dato una versione dell’affondamento molto diversa dalla realtà. Nella stessa occasione, per rendere il film più spettacolare tentammo delle timide ricostruzioni della vita a bordo.

Le ricostruzioni furono rese possibili dal poter filmare navi molto simili che trovammo a Liverpool e a Southampton.

sul ponte della barca di 35 metri affittata per il film (con camera iperbarica)

 

Come si filmano i primi piani 1
Riprese di vita marina effettuate sulla tolda della barca che per un mese è stata casa nostra. L’acquario veniva riempito e svuotato in mare ad ogni ripresa per non uccidere i suoi ospiti

 

Nell’estratto potete seguire alcune delle ricostruzioni più interessanti del film di 32′ che vinse il primo premio al “Festival de l’image sousmarine di Antibes”